Lo stradivari perduto di John Meade Falkner
In pubblicazione
La storia della possessione di un rispettabile gentleman vittoriano
Nel 1842, come ogni
giovane di belle speranze proveniente da Eton, John Maltravers frequenta
l’Università di Oxford, iscritto a uno dei più antichi college inglesi,
il Magdalen Hall. Nelle ore libere dagli studi coltiva la sua grande
passione: la musica. Valente violinista, si esercita spesso nel suo
appartamento, accompagnato al pianoforte da William Gaskell, studente al
New College ed eccellente pianista. In una notte insolitamente calda,
quando Gaskell ha appena lasciato il Magdalen Hall, sfogliando gli
spartiti lasciati sul tavolo dall’amico, John è attratto da una copia
manoscritta di alcune suite, redatta a Napoli nel 1744. Seguendo uno di
quei misteriosi impulsi che sfuggono al controllo della ragione, posa lo
spartito sul leggio, toglie il violino dalla custodia e comincia a
suonare l’Areopagita, l’unica suite del libro che ha il pregio di un
titolo. Alle battute iniziali di un’aria piena di brio, sente dietro di
sé un cigolio proveniente da una vecchia poltrona di vimini. Un po’
divertito, un po’ seccato, senza volgere lo sguardo, conclude l’aria,
chiude lo spartito e va a dormire.
Qualche tempo dopo, alle prime
luci dell’alba di una notte insonne – sotto l’effetto esaltante
dell’incontro serale con la bella Constance Temple – dopo aver suonato
con incomparabile slancio l’inizio della suite, attaccando di nuovo
quell’aria, John riavverte quel rumore sinistro, seguito stavolta da una
sensazione inconsueta e sconvolgente. Volge lo sguardo e, nella luce
argentea del mattino, scorge, seduta sulla poltrona di vimini, la sagoma
di un uomo…
Scritto dalla mano sapiente di John Meade Falkner, ispirato a grandi classici gotici come Lo strano caso del dottor Jekyll e Mr Hyde, pari per eleganza a capolavori come Giro di vite di Henry James, Lo Stradivari perduto è
la storia di una possessione che, nella compita Inghilterra vittoriana,
travolge un giovane uomo sino al punto da trascinarlo lontano dagli
affetti, dalla fede, dai retti principi morali, tra città gotiche e
corrotte, atmosfere pagane e un’Arte così perfetta da sembrare
maledetta.
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