martedì 30 agosto 2016

La fiera delle vanità, un romanzo senza eroe di W.M. Thackeray

La fiera delle vanità è un romanzo dell'autore inglese William M. Thackeray, pubblicato in 20 puntate a partire dal 1846.

Come recita il sottotitolo, La fiera delle vanità si tratta un romanzo corale, estremamente ricco di personaggi, su cui però spiccano le due protagoniste: Becky Sharp, giovane orfana ambiziosa e scaltra; e la sua amica Amelia Sedley, di buona famiglia, ingenua e idealista. La storia si apre proprio quando "in una luminosa mattina di giugno, nel secondo decennio del nostro secolo" (XIX secolo), le due ragazze lasciano la scuola di Miss Pinckerton, avendo terminato la loro istruzione. Sfumata la possibilità di sposare Jos, il  fratello di Amelia, Becky partirà per Queen's Crawley dove si occuperà delle figlie avuto da Mr Pitt e dalla seconda moglie. Amelia invece resterà con la sua famiglia, aspettando di sposare il fidanzato, George Osborne, figlio di un ricco mercante. Non meno importante nella storia è il capitano Dobbin, amico di George e segretamente, ma nemmeno tanto, innamorato di Amelia.

A fare da cornice al tutto è la voce dell'autore, quasi un personaggio egli stesso e vera e propria chive di lettura del romanzo. Se non ci fosse lui a ricordarci cosa è giusto e abagliato, a giudicare gli avvenimenti, sarebbe quasi scontato amare la cinica Becky, al giorno d'oggi ancora più che allora!

Thackery ci dice che il romanzo è una possibilità tra molte possibilità, che avrebbe potuto essere scritto in modi molto diversi, ma avendo il lettore pagato per assistere a una commendia, egli ha scritto una Commedia (umana, per ricordare Balzac).
Tutti gli attori si ritroveranno sul palco a Bruxelles, poco prima della battaglia di Waterloo: un racconto epico, tra le parti più belle del libro.
Il tema di fondo infatti è il classico shakespeariano del mondo come teatro, e in questo teatro Thackeray vede gli uomini incredibilmente egoisti e sciocchi.

Sebbene rietri a pieno titolo tra i grandi classici vittoriani, la costruzione della storia e i personaggi differiscono nettamente dai canoni del romanzo ottocentesco.
Come già detto, si tratta di un romanzo senza eroe (e per eroe non si intende un protagonista bensì un modello di virtù), e i personaggi ritratti soccombono immancabilmente alle loro passioni.
Thackeray si discosta quindi dall'obiettivo finale di educare, di insegnare, e vuole caso mai ritrarre uno spaccato della sua epoca. E lo fa così bene che tutt'oggi la sua analisi della natura umana è esemplare.

             "Il mio proposito è questo, amici e compagni: guidarvi attraverso i vari spazi della
              Fiera di vanità, tra negozi e spettacoli, nel più sfolgorante insieme di rumori e
              spensieratezza, per ritornare poi tutti a casa alla propria triste solitudine."

E' impossibile non lasciarsi trascinare dalla fiera, dal suo fascino, dalle sue ingannevoli attrazioni. L'autore ci mostra quanto l'umanità abbia di marcio, e non salva nessuno da questa critica:

             "Vanitas vanitatum! Chi di noi è felice a questo mondo? Chi di noi vide mai appagati 
               i suoi desideri, o avvendoli appagati ne è soddifatto?"

A riprova di ciò, nemmeno la buona Amelia viene giudicata senza colpa e si dimostra cieca di fronte all'amore sincero del capitano Dobbin.
Quest'ultimo è tutto sommato il personaggio più equilibrato del libro. Oggi alcune sue scelte possono sembrare quasi controproducenti (come quando convince George a mantenere la parola data) ma appaiono molto più logiche se inserite nel contesto storico.

Trovo quasi impossibile scrivere un commento esauriente su La fiera delle vanità tanti sono gli argomenti e i livelli del romanzo.
Un'opera imperdibile per chiunque ami i classici e i buoni libri...
   "E' tutto. Con un profondo inchino il capocomico si ritira e si alza il sipario."
                                                                                                                                        Buona lettura!


Una scena del bellissimo film Vanity fair del 2004, diretto da Mira Nair.  

           

sabato 27 agosto 2016

I parassiti di Daphne Du Maurier

Daphne du Maurier è una delle mie autrici preferite. Ho adorato Rebecca e Il capro espiatorio, ma forse il romanzo che preferisco è un'opera minore intitolata
I parassiti.
A differenza degli altri romanzi non ci sono aspetti gotici o noir. Il libro racconta la storia dei tre fratelli Delaney, due dei quali non sono consanguinei. Infatti, quando Papà e Mamma si sposano, ognuno di loro porta con se un figlio: Papà porta Maria che diventerà un'attrice, mentre Mamma porta Niall, futuro compositore. Assieme avranno poi Celia, unica a essere realmente imparentata coi primi due.

I tre fratelli, ormai quarantenni, si trovano nella casa di campagna del marito di Maria, Charles, quando questi, durante una discussione, li definisce dei “parassiti”. Ecco lo spunto per ricordare e narrare con dei lunghi flashback la vita della famiglia Delaney. 


          "Esatto" disse "un parassita. Ed ecco quello che siete voi tre, tutti quanti. Parassiti. Una banda
           di parassiti. Lo siete sempre stati e lo sarete per sempre. Nulla vi può cambiare. Siete due volte,
           tre volte parassiti; primo perchè avete sempre approfittato fin dall'infanzia di quel pizzico di    
           talento che avete avuto la fortuna di ereditare dai vostri fantastici antenati; secondo, perchè 
           nessuno di voi ha mai lavorato in modo semplice e onesto tutta la vita [...]; terzo, perchè siete 
           l'uno il parassita dell'altro, e vivete in un mondo di fantasia che vi siete creati e che non ha 
           alcun rapporto con la realtà, né in cielo né in terra."


Non è ben chiaro chi sia la voce narrante del libro, sembra quasi che nella stanza sia presente una quinta persona. Ma al termine del capitolo, quando Charles lascia la stanza e il narratore conclude "Noi tre eravamo rimasti soli", la questione si chiarisce: un'unica voce per i tre fratelli, un piccolo espediente narrativo che rende bene l'immagine delle tre personalità fuse quasi in un unico essere.

Sebbene la trama in se non sia ricca di avvenimenti, molti sono i pregi del romanzo: la prosa perfetta della Du Maurier, la costruzione del racconto, l’introspezione psicologica dei personaggi e la loro aridità emotiva,  rendono I parassiti un romanzo di una bellezza cristallina.


I parassiti, D. Du Maurier, IlSaggiatore

venerdì 26 agosto 2016

26 Agosto

1972

Compie oggi gli anni Paula Hawkins, nata a Harare, in Zimbabwe e figlia di un professore di economia. Traferitasi dopo il college in Inghilterra inizia a lavorare come giornalista per il Times. Dopo avere pubblicato quattro romanzi rosa col nome di Amy Silver, ha raggiunto il successo con il thriller La ragazza del treno da cui è stato tratto anche un film.
E voi, l'avete letto? Vi è piaciuto?

Daphne di Tatiana De Rosnay

In pubblicazione!

"La scorsa notte ho sognato di tornare a Manderley", questo è l'incipit del romanzo Rebecca che ha conquistato generazioni di lettori. Tutto il mondo lo conosce, grazie anche al film che ne fu tratto e diretto da Hitchcock. Ma la fama dell'autrice di Rebecca, Gli uccelli e Jamaica Inn è oggigiorno molto offuscata.

Ritratto di una scrittrice dipinto da un'altra scrittrice, Daphne è il risultato di una ricerca minuziosa, un viaggio letterario attorno a una delle più grandi scrittrici della sua epoca, bistrattata dai critici ma adorata dal pubblico. Una biografia romanzata di Daphne Du Maurier, donna ribelle e appassionata, scritta dall'autrice di La chiave di Sara.

Daphne, Tatiana De Rosnay, Neri Pozza



giovedì 25 agosto 2016

25 Agosto

1946
Scrittrice, traduttrice e critica letteraria, Nadia Fusini, nasce oggi a Orbetello in Toscana. Allieva all'Università di Giorgio Melchiori e Frank Kermode, diventa lei stessa insegnante all'Università di Bari, Roma e alla Normale. Tra le sue opere ricordiamo Lo specchio di Elisabetta, Di vita si muore - Lo spettacolo delle passioni nel teatro di Shakespeare e Hannah e le altre.






1984
Truman Capote, pseudonimo di Truman Streckfus Persons, si spegne a Bel Air, Stati Uniti.
Scrittore, giornalista, drammaturgo, sceneggiatore, fu anche attore. Tra le sua molte opere ricordiamo A sangue freddo e Colazione da Tiffany, da cui fu tratto il film interpretato dalla splendida Audrey Hepburn.



Terra Perduta di Ann Moore

Terra perduta è la storia dell'Irlanda  a metà del XIX secolo, al tempo del dominio inglese, quando povertà, cattivi raccolti e fame mutano la forza del popolo in fiacca impotenza.

Grace, figlia di una famiglia un tempo padrona di vasti terreni e ora in povertà , ha già provato tutto ciò sulla propria pelle ed è con la speranza di aiutare almeno i propri cari che accetta di sposare il figlio di un Lord inglese, Bram Donnelly, affascianto dalla sua bellezza. Nulla però sarà abbastanza allo scoppiare della Grande Carestia del 1845.

L'aspetto migliore del romanzo è l'affresco storico, un'appassionata descrizione della carestia e delle credenze dell'epoca, della nascita e dello svilupparsi della rivolta.
L'aspetto più debole è la storia d'amore, il lato romantico del libro, che risulta abbastanza ingenuo e superficiale.

Ma nell'insieme il romanzo funziona e coinvolge il lettore fino alla fine grazie a un coro di personaggi interessanti, sempre ben delineati anche se minori, alle belle descrizioni della terra d'Irlanda e a uno stile molto scorrevole.

Il romanzo è autoconclusivo tuttavia la storia di Grace non finisce qui: Terra perduta è infatti il primo volume di una trilogia che dovrebbe essere al più presto pubblicata.

 “Piangimi, e poi asciugati gli occhi
E non versare più lacrime,
perché d’ora in poi veglierò su di te
come non ho mai potuto fare prima”

P.S. Menzione speciale alla copertina dell'edizione italiana che valorizza il libro molto più dell'originale!

Terra perduta, Ann Moore, Beat ediz.

martedì 23 agosto 2016

Confusione di Elizabeth Jane Howard (La saga dei Cazalet #3)

dal 15 settembre in libreria!


Finalmente arriva l'atteso terzo romanzo dedicato alla famiglia inglese dei Cazalet in cui Elizabeth Jane Howard attraversa i giorni della Seconda Guerra Mondiale, arrivando fino al maggio del '45.

Crescono i personaggi che abbiamo conosciuto e non mancano certo le sorprese, ma non voglio rovinarvi la lettura ;-)



La Howard, dotata di vero talento per i dialoghi, grande maturità affettiva e capacità di descrivere un essere umano in poche parole, prosegue la sua opera che non può che appassionare i lettori.

P.S. Consigliatissimo se avete amato Downton Abbey!



23 Agosto

1868
Edgar Lee Masters nasce a Garnett, in Kansas. Avviato alla professione di avvocato, decide di dedicarsi alla scrittura e ottiene grande successo con l'Antologia di Spoon River nel 1916. Purtroppo la fortuna lo abbandona presto e al momento della sua morte è ridotto ormai in miseria.






1939
Sidney C. Howard muore a Tyringham non ancora cinquantenne in un incidente avvenuto nella sua proprietà nel Massachusetts. Scrittore, drammaturgo e sceneggiatore, in vita vinse sia il Premio Pulitzer (per la sceneggiatura del film Non desiderare la donna d'altri) che il premio Oscar, grazie alla sceneggiatura di Via col vento.


lunedì 22 agosto 2016

La vendetta di Rainbird di M.C. Beaton

Dal 25 agosto in libreria!

 

67 Clarges Street è  una serie costituita da sei volumi in cui l'autrice, M.C. Beaton, racconta le avventure legate a una dimora situata a Mayfair, quartiere elegante di Londra, al tempo della Reggenza. 
La casa di Clarges Street appartiene al decimo duca di Pelham, essendosi il nono suicidato. Non solo per questo la casa non è stata affittata per due Stagioni: un alone di sfortuna circonda la dimora che resta vuota a eccezione della servitù, vera protagonista della serie. 
Il maggiordomo Rainbird, il cuoco MacGregor, la governante Mrs Middleton, le cameriere Jenny e Alice, Joseph il valletto e gli sguatteri Lizzie e Dave costituiscono un gruppo a cui è impossibile non affezionarsi.
Affittata di anno in anno a inquilini che vogliono sfruttare la Stagione, la casa diviene teatro di storie divertenti e leggere in cui però non manca una precisa ricostruzione del periodo storico.

Nell’ultima puntata della serie non ci sono inquilini per la Stagione, perché il decimo duca di Pelham, appena rientrato dalla guerra, vuole usare 67 Clarges Street. Durante il viaggio ha incontrato Jenny, una giovane debuttante, convinta non solo di essere bellissima, ma anche che la bellezza sia dote sufficiente a conquistare il mondo. Toccherà a Rainbird, degno discendente letterario di Jeeves, risolvere la situazione.

Leggi qui le prime pagine del libro!

La mia corsa nel tempo di Vittorino Andeoli

A settembre in libreria

La mia corsa nel tempo: "La verità di una vita sfugge in gran parte anche a chi la racconta. Ecco perché esistono tante vite dentro una vita, tante storie dentro una storia. La verità sfugge persino alla memoria" scrive Vittorino Andreoli, eppure non c'è niente di più sano per un folle di ritrovare la propria parte di memoria.

 In questa autobiografia uno degli psichiatri più noti al grande pubblico ripercorre le sue molte vite trascorse a studiare i misteri della psiche e della materia cerebrale negli animali e negli esseri umani.

i libri, il passaparola, il blog

"Uno scrittore, mi pare Le Clézio, osservava che il successo di un libro dipende dai suoi primi cento lettori e da quello che essi ne dicono agli altri", così scrive Annie François nel suo libro La lettrice, biografia di una passione. E come darle torto?
Personalmente non c'è nulla che spenga il mio interesse per un libro più di una massiccia campagna pubblicitaria! Resto invece sempre affascinata da un giudizio dato da un altro lettore innamorato di questo o quel titolo, autori che conosco oppure no, poco importa.

Ci sono libri che sono diventati grandi successi grazie al passaparola, come Se ti abbraccio non avere paura (di Fulvio Ervas, Marcos y Marcos) storia di un viaggio di un padre e del figlio autistico; Niente è come te di Sara Rattaro (Garzanti), storia di un'adolescente che ha già capito che spesso è la vita a decidere al tuo posto; Stoner di John Williams (Fazi Editore) pubblicato la prima volta nel 1965 ma arrivato al meritato successo solo pochi anni fa.



E poi naturalmente c'è lui, il più grande successo degli ultimi 20 anni: Harry Potter.
Rifiutato da tre editori, Harry Potter e la pietra filosofale venne pubblicato la prima volta da una piccola casa editrice, la Bloomsbury Publishing. L'opera prima di una scrittrice sconosciuta, pubblicata da un editore indipendente, destinata a un pubblico di bambini, avrebbe dovuto avere vita breve.  Invece, eccoci qua, 20 anni dopo: 7 libri (l'ottavo in arrivo), 450 milioni di copie vendute, 8 films e un universo letterario che è conosciuto anche da chi, i libri, non li ha mai letti.

Il successo di Harry Potter risvegliò l'interesse degli editori per il genere e arrivarono in libreria anche titoli come La bussola d'oro, Cronache del mondo emerso, Le cronache di Narnia.

Oggi il passaparola ha trovato il suo spaio su internet grazie a blog, pagine e gruppi di facebook, social network dedicati ai libri, ma la sostanza resta la stessa: condividere una passione, comunicare il nostro entusiasmo per una storia e, chissà, creare, a nostra insaputa,  un nuovo caso letterario.



22 Agosto

1920
Ray Bradbury nasce a Waukegan, vicno a Chicago, ma si trasferisce ancora bambino in Califonia. Là scorpirà la fantascienza, gnere di cui diventerà uno dei maggiori esponenti. Viene ricordato in particolare per la raccolta di racconti intitolata Cronache marziane e per il romanzo distopico Fahrenheit 451, ambientato in un futuro in cui i pompieri appiccano il fuoco ai libri invece di spegnerlo.

(Citazione dell'immagine: "Non c'è bisogno di bruciare i libri, basta spingere la gente a non leggerne più")




1978
Ignazio Silone, (morto a  Ginevra il 22 agosto 1978), è stato uno scrittore, drammaturgo e politico italiano.
Può annoverarsi tra gli intellettuali italiani più conosciuti e letti in Europa e nel mondo. Il suo romanzo più celebre, Fontamara, emblematico per la denuncia di oppressione e ingiustizia sociale della condizione di povertà, è stato tradotto in innumerevoli lingue.
Per molti anni esule antifascista all'estero, ha partecipato attivamente ed in varie fasi alla vita politica italiana, animando la vita culturale del paese nel dopoguerra; come scrittore è stato spesso osteggiato dalla critica italiana e solo tardivamente riabilitato, mentre all'estero è stato sempre particolarmente apprezzato.




domenica 21 agosto 2016

21 Agosto

1862
Nasceva a Verona Emilio Salgari. Autore straordinariamente prolifico, è ricordato soprattutto per essere il "padre" di Sandokan, del ciclo dei pirati della Malesia e quello dei corsari delle Antille. Scrisse anche romanzi storici, come Cartagine in fiamme, e diverse storie fantastiche, come Le meraviglie del Duemila in cui prefigura la società attuale a distanza di un secolo, un romanzo scientifico precursore della fantascienza in Italia.



2003
Si spegne a Roma Carlo Laurenzi, scrittore e giornalista italiano che collaborò con  La Stampa, Il Corriere della Sera, e Il Giornale, mentre diresse il giornale La fiera letteraria. Il suo romanzo Quell'antico amore arrivò tra i finalisti al premio Campiello e che divenne uno sceneggiato trasmesso dalla Rai nel 1981.

sabato 20 agosto 2016

20 Agosto

1901

Nasceva a Modica Salvatore Quasimodo, il poeta italiano dell'ermetismo che vinse il premio Nobel nel 1959.
(Accanto, Salvatore Quasimodo ritratto in un francobollo del 2001)




1961

Nasceva James Rollins, autore americano di Chicago. Dopo gli studi di veterinaria decide di lasciare la professione per dedicarsi alla scrittura, cimentandosi nel genere thriller di cui è oggi uno dei maggiori esponenti secondo il New York Times.

venerdì 19 agosto 2016

19 Agosto

1631
A Alwinkle, nel Northamptonshire, nasce John Dryden, scrittore e drammaturgo inglese.


1689
Nasce Samuel Richardson, a Mackwort, scrittore inglese, tra i più importaPamela, o la virtù premiata (1740) anche se non fu il primo romanzo in forma epistolare fu certamente quello che ispirò gli autori successivi.
nti del XVIII secolo. Il suo romanzo






1936
Viene a mancare Federico Garcia Lorca, poeta e drammaturgo spagnolo appartenente alla cosiddetta generazione del '27, un gruppo di scrittori che affrontò le Avanguardie europee con risultati eccellenti, tanto che la prima metà del Novecento viene definita la Edad de Plata della letteratura spagnola.

giovedì 18 agosto 2016

18 Agosto

1850

Moriva a Parigi Honoré de Balzac, autore di romanzi, drammi e poesie, tra i più influenti del XIX secolo. La sua opera, monumentale, conosciuta come la "Commedia umana" si prefiggeva lo studio e la descrizione della natura umana.








1912
Nasceva a  Roma  Elsa Morante, una tra le più grandi autrici del secondo dopoguerra. Autrice e traduttrice, viene ricordata particolarmente per i suoi romanzi L'isola di Arturo e La storia.



Arriva Festivaletteratura!

Come ogni anno dal 1997 si terrà a Mantova il Festivaletteratura, una cinque giorni di incontri, laboratori, percorsi tematici, concerti e spettacoli con narratori e poeti di fama internazionale. Quest'anno si festeggerà la XX edizione che si preannuncia indimenticabile!

Ecco dove scaricare il programma completo: http://www.festivaletteratura.it/it/2016/download

I segreti di Istanbul di Corrado Augias

Disponibile dal 6 settembre

Dopo averci raccontato Parigi, Londra, New York e Roma, Corrado augias ci porta questa volta a Istanbul, città che da secoli è la porta che unisce Oriente e Occidente. Conosciuta coi nomi di Bisanzio e Costantinopoli, sempre ricca di fascino, viene raccontata da Augias attraverso le storie degli uomini e delle donne che l'hanno fondata, vissuta, abbandonata. Un viaggio che sfugge anche alla maggior parte dei turisti incantati di fronte al fascino unico di una delle città che hanno fatto la storia del mondo.

Pubblicato da Einaudi (collana Frontiere Einaudi)

L'armonia segreta di Geraldine Brooks

Disponibile dal 15 settembre 2016

Nel suo nuovo romanzo Geraldine Brooks, autrice di Annus Mirabilis, ripercorre la biblica storia  di re David: da pastore a soldato, da eroe a traditore, da amato re a despota sanguinario.
L'armonia segreta fornisce un nuovo contesto ad alcuni degli episodi più noti della vita di David, e pone l'accento su altri, ancora più notevoli ed emotivamente intensi, spesso trascurati. Vediamo David attraverso gli occhi di coloro che lo amano o lo temono, dal profeta Natan, voce della sua coscienza, alle sue mogli Mikhal, Avigail, e Batsheva, e, infine, a Salomone, figlio che riscatta il suo Lear- come la vecchiaia
Brooks ha una straordinaria capacità di ascoltare e di trasformare i personaggi della storia, e questa nuova saga di fede, desiderio, famiglia, ambizione, tradimento e forza di volontà non mancherà di affascinare i suoi molti fans.
L'armonia segreta, Geraldine Brooks, Neri Pozza. 


Jamaica Inn di Daphne Du Maurier

A settembre in libreria


All’inizio dell’Ottocento, Mary Yellan, giovane orfana di belle speranze e di avvenente aspetto, giunge al Jamaica Inn, una locanda tra i picchi e le scogliere della Cornovaglia, terra, all’alba del nuovo secolo, di pietre e ginestre rachitiche, di pirati e predoni.
Dopo la morte della madre, l’unica parente rimasta alla ragazza è la zia Patience, proprietaria della locanda insieme col marito Joss Merlyn. Nel viaggio attraverso la brughiera selvaggia della Cornovaglia, Mary ha immaginato il Jamaica Inn come un accogliente rifugio, una dimora degna di quella zia che, da bambina, le appariva leggiadra come una fata con le sue cuffie ornate di nastri e le sue gonne di seta.
Il suo sgomento è grande, dunque, quando scopre che la taverna è un covo di vagabondi, bracconieri, furfanti e ladri della peggior specie, e che della zia Patience, giovane donna vanitosa e piena di vita, non è rimasto nulla. Al suo posto c’è una povera creatura sfiorita, terrorizzata da un uomo gigantesco e brutale: suo marito, Joss Merlyn.
Mary Yellan scapperebbe subito da quell’edificio buio e malmesso, dove nessun avventore oserebbe mai mettere piede, se non fosse per lei un punto d’onore difendere la zia dalle angherie di Joss, e se la sfida con quell’uomo violento, sorta forse dalla segreta, inconfessabile affinità sempre esistente tra caratteri forti, non la solleticasse.
Quella taverna, dove si danno appuntamento i peggiori sgherri della Cornovaglia, è soltanto il porto di traffici illegali tra la costa e il Devon o è qualcosa di peggio, qualcosa che oltrepassa la stessa enigmatica figura di Joss? E che cosa ha a che fare la stanza chiusa in fondo al corridoio con i carri che si fermano ogni notte nel cortile della locanda?
Romanzo in cui personaggi violenti e, insieme, fragili si muovono sullo sfondo di un paesaggio selvaggio, Jamaica Inn è un vero thriller di alta scuola, pieno di suspense e di inaspettati colpi di scena, una delle opere più riuscite dell’autrice di Rebecca, la prima moglie.
«Jamaica Inn si divora dalla prima all’ultima pagina».
The Times
 «Jamaica Inn è forse il romanzo storico più perfetto che sia stato mai scritto».
Good Guide Book

mercoledì 17 agosto 2016

Lo stradivari perduto di John Meade Falkner

In pubblicazione

La storia della possessione di un rispettabile gentleman vittoriano


Nel 1842, come ogni giovane di belle speranze proveniente da Eton, John Maltravers frequenta l’Università di Oxford, iscritto a uno dei più antichi college inglesi, il Magdalen Hall. Nelle ore libere dagli studi coltiva la sua grande passione: la musica. Valente violinista, si esercita spesso nel suo appartamento, accompagnato al pianoforte da William Gaskell, studente al New College ed eccellente pianista. In una notte insolitamente calda, quando Gaskell ha appena lasciato il Magdalen Hall, sfogliando gli spartiti lasciati sul tavolo dall’amico, John è attratto da una copia manoscritta di alcune suite, redatta a Napoli nel 1744. Seguendo uno di quei misteriosi impulsi che sfuggono al controllo della ragione, posa lo spartito sul leggio, toglie il violino dalla custodia e comincia a suonare l’Areopagita, l’unica suite del libro che ha il pregio di un titolo. Alle battute iniziali di un’aria piena di brio, sente dietro di sé un cigolio proveniente da una vecchia poltrona di vimini. Un po’ divertito, un po’ seccato, senza volgere lo sguardo, conclude l’aria, chiude lo spartito e va a dormire.
Qualche tempo dopo, alle prime luci dell’alba di una notte insonne – sotto l’effetto esaltante dell’incontro serale con la bella Constance Temple – dopo aver suonato con incomparabile slancio l’inizio della suite, attaccando di nuovo quell’aria, John riavverte quel rumore sinistro, seguito stavolta da una sensazione inconsueta e sconvolgente. Volge lo sguardo e, nella luce argentea del mattino, scorge, seduta sulla poltrona di vimini, la sagoma di un uomo…
Scritto dalla mano sapiente di John Meade Falkner, ispirato a grandi classici gotici come Lo strano caso del dottor Jekyll e Mr Hyde, pari per eleganza a capolavori come Giro di vite di Henry James, Lo Stradivari perduto è la storia di una possessione che, nella compita Inghilterra vittoriana, travolge un giovane uomo sino al punto da trascinarlo lontano dagli affetti, dalla fede, dai retti principi morali, tra città gotiche e corrotte, atmosfere pagane e un’Arte così perfetta da sembrare maledetta.


La donna che visse due volte di Pierre Boileau e Thomas Narcejac



Narra la leggenda che la premiata ditta del noir francese formata da Pierre Boileau e Thomas Narcejeac abbia scritto La donna che visse due volte con uno scopo ben preciso: quello di piacere ad Alfred Hitchcock. Una scommessa azzardata, indubbiamente (anche se i due non ignoravano che il regista avrebbe già voluto adattare per lo schermo I diabolici, che gli era stato soffiato da Henri-Georges Clouzot). Come tutti sanno, la scommessa fu vinta, e la storia della enigmatica Madeleine, che sembra tornare «dal regno dei morti», diventò quello che la critica ha definito il capolavoro filosofico di Alfred Hitchcock – e uno dei film più amati dai cinéphiles di tutto il mondo. Quando, molti anni dopo, François Truffaut gli chiederà che cosa esattamente gli interessasse nella storia di questa ossessione amorosa che ha la tracotanza di sconfiggere la morte, Hitchcock gli risponderà: «la volontà del protagonista di ricreare un'immagine sessuale impossibile; per dirlo in modo semplice, quest'uomo vuole andare a letto con una morta – è pura necrofilia». Attenzione però: se è vero che ci si accinge alla lettura del libro avendo davanti agli occhi la sagoma allampanata di James Stewart e il corpo di Kim Novak, a mano a mano che ci si inoltra nelle pagine del romanzo le immagini del film si dissolvono e si impone, invece, potentemente la dimensione onirica, angosciosa, conturbante di Boileau e Narcejac, che sanno invischiare il lettore negli stessi incubi ai quali i loro personaggi non riescono a sfuggire fino all'ultima pagina – e anche oltre.