venerdì 7 ottobre 2016

Viviane Elisabeth Fauville di Julia Deck

Voi siete Viviane Elisabeth Fauville, avete 42 anni, una figlia e un marito che però vi ha lasciate. Quel che è peggio, ieri avete ucciso il vostro psicanalista. Forse. Nemmeno voi ne siete certe...

E mentre la polizia dubita della sua colpevolezza, Viviane dubita della propria innocenza.

Così inizia l'avventura di Viviane Elisabeth Fauville, un thriller psicologico preciso e istantaneo come un fulmine.
Un ruolo cruciale in questo romanzo è giocato dalla psicanalisi che probabilmente la Deck conosce bene.
Stile e tecnica narrativa riflettono benissimo lo stato d'animo della protagonista: nel romanzo si alternano a narrare prima, seconda e terza persona, e il lettore percepisce con chiarezza un forte senso di smarrimento.
Sebbene questo romanzo venga spesso definito un noir, la tensione non viene affatto affidata alla trama ma caso mai all'interpretazione dei fatti. La narrazione stessa sembra infatti affetta dalla nevrosi che caratterizza la protagonista.
Sempre nel segno dell'introspezione psicologica il fatto che il nome della protagonista dia il titolo al romanzo, a sottolineare che a volte non ci resta che il nome a ricordare a noi stessi chi siamo.

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