venerdì 21 ottobre 2016

Libri che parlano di libri (e di lettori)



È cosa universalmente nota e riconosciuta che i libri che parlano di libri non sono molto belli. Saranno le trame scarse o i personaggi piatti ma l’unico aspetto che sembra salvarsi sono tutti quei titoli che vengono snocciolati e che ci suonano, a seconda che siano già stati letti o meno, come vecchi amici o future speranze.
Esistono però anche delle eccezioni alla regola ed è di questi libri che vogliamo parlare.

Per un gruppo di lettura ho letto in questi giorni La lettrice scomparsa di Fabio Stassi. La storia racconta di Vince Corso, professore precario che rimasto senza lavoro si improvvisa biblioterapeuta, ossia un terapeuta che aiuta i clienti a risolvere i loro problemi consigliando delle letture. Ai personaggi coloriti che si rivolgono a lui si aggiunge il piccolo giallo della scomparsa della vicina di casa, signora di una certa età anche lei appassionata lettrice. Sempre elegante e piacevole la scrittura di Stassi che mostra una volta di più la sua grande conoscenza della letteratura mondiale.

 

E se vi piacciono i consigli letterari non perdetevi I 100 libri che rendono puù ricca la nostra vita di Piero Dorfles. Un viaggio lungo i più grandi capolavori della letteratura di ogni tempo, illustrato dalla voce leggera e puntuale di Dorfles, capace di contagiare chiunque col suo amore per la lettura. Così passiamo da Shakespeare a Balzac, da Melville a Nobokov, “con la consapevolezza costante che più libri si hanno in comune, più grande è il sistema di riferimenti, di esperienza e di sapere condiviso che ci permette di vivere in armonia con gli altri.” (dal risvolto di copertina, n.d.r.)

Altro autore che ama citare le sue passioni è l’inglese Nick Hornby. Il suo Una vita da lettore altro non è che una raccolta delle sue recensioni,  pubblicate tra settembre 2003 e giugno 2006 sulla rivista statunitense The Believer. Un punto di riferimento per i lettori pronti a sperimentare generi diversi.

Ma i libri parlano di libri anche attraverso storie che li coinvolgono. Come dimenticare l’arcinoto L’ombra del vento?  Pubblicato nel 2004 dall’autore spagnolo Carlos Ruiz Zafon, L’ombra del vento è il primo capitolo di una tetralogia il cui ultimo capitolo uscirà a fine novembre. L’atmosfera romantica e misteriosa della storia vi terrà incollati fino all’ultima pagina, curiosi di conoscere la sorte di Daniel e del libro maledetto... 

I custodi del libro di Geraldine Brooks invece ricostruisce la storia della Haggadah di Sarajevo, un testo sacro  ebraico prodotto in Spagna in epoca medievale e di grandisimo valore artistico oltre che mistico.  Sopravvissuto all’Inquisizione e alle innumerevoli vicessitudini affrontate dal popolo ebraico, il manoscritto diventa simbolo di vita e speranza, di un fututo migliore di rispetto tra i popoli.

Ogni scrittore sogna di avere successo e di avere frotte di lettori adoranti, ma ammettiamolo, a volte noi lettori possiamo perdere la ragione... ne sa qualcosa Paul Sheldon, professione scrittore e protagonista di Misery, scritto da Stephen King. Coinvolto in un incidente stradale viene soccorso dalla sua fan numero 1, Annie Wilkes, un'ex infermiera professionista che lo porta a casa propria per curarlo di persona. Purtroppo però  Annie non apprezza il finale del libro che Paul sta scrivendo e la situazione diventerà presto tragica. 





Per fortuna non siamo tutti così! ;-) Anzi, sono convinta che la maggior parte dei lettori preferisca immedesimarsi nel piccolo Bastian, protagonista de La storia infinita di Michael Ende, che si perde letteralmente nelle avventure del coraggioso Atreyu alle prese col Nulla che vuole distruggere il regno di Fantasia. Ammettelo, ve lo fareste anche voi un giro sul Fortunadrago! :-)

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